Chi ha paura dell’agnello nero?
Come in tutti i paesini arroccati sull’Appennino ligure-emiliano, anche Castagnola ha le sue leggende e storie che un tempo venivano raccontate ai bambini.
Da sempre, e ancora oggi la cosa è diffusa, i genitori hanno pensato a un essere feroce per spaventare i propri bambini, nel tentativo di tenerli al sicuro e farsi obbedire.
Quello che colpisce è che Castagnola in questo si distingue nettamente, infatti da decenni, forse anche da secoli, per impedire ai ragazzini di allontanarsi, gli adulti raccontavano loro che se si fossero avventurati nella parte bassa del paese, dove il bosco si infittiva, ad attenderli in agguato ci sarebbe stato il feroce “agnello nero”.
Proprio così: non il lupo o l’uomo nero, ma un grosso agnello dal manto corvino.
Da dove nasceva questa leggenda? Nessuno lo sa, fatto sta che le giovani leve erano terrorizzate da questo animale e per tutta la loro infanzia pensavano che esistesse veramente, così stavano vicino a casa e ai propri genitori, nel timore di incontrare il ferocissimo agnello nero.
Naturalmente crescendo capivano lo stratagemma escogitato dall’esperienza dei loro cari…
Ma perché allora, ancora oggi, in alcune notti si sente in lontananza un verso strano? Sarà forse l’Agnello Nero che vaga ancora ai confini del paese in attesa di qualche giovane preda imprudente?
( Raccontata da Sandra di Castagnola)